Le pietre nelle architetture minori del Veneto

libropietrevntorig2Potremmo definire il libro di questo numero un vero e proprio gioiello che, purtroppo come tutte le cose preziose, è sconosciuto ai più ed è ben lontano dai circuiti della distribuzione di massa.
Si tratta del volume “ Le pietre nelle architetture minori del Veneto”, scritto da Baroni e Zecchin e pubblicato dalla SG Editoriali di Padova. Il testo focalizza la sua attenzione sulle così dette architetture minori, nonché sui materiali e sulle metodologie un tempo utilizzate per costruirle; inizia con un’indagine sugli impieghi storici delle pietre venete, grazie ad un’analisi sui trattatisti e sulle vecchie cave storiche e prosegue con un capitolo, anch’esso curato da Zecchin, sulle tecniche costruttive che si sono succedute nel tempo ed in diverse aree del Veneto.
L’autore analizza le murature e le strutture portanti nelle varie tipologie ed in funzione dei vari materiali utilizzati, le coperture, i camini, le forometrie, gli stilemi decorativi, le pavimentazioni e le recinzioni. Ne risulta ovviamente un’analisi di edifici differenti che tiene conto non solo delle tipologie costruttive e dei materiali, ma anche porta ad un’interessante suddivisione in aree geografiche di pertinenza dei materiali estratti, dove le soluzioni costruttive risultano essere spesso uniche nel loro genere.
Un altro capitolo molto interessante è quello curato da Baroni, Zecchini e Vianello, che presenta una serie di schede tecniche di materiali veneti tradizionalmente utilizzati: la scaglia veneta, il biancone, la dolomia, l’arenaria, la pietra gallina e i tufi di Avesa, il basalto, i conglomerati, il rosso ammonitico, gli scisti filladici, la trachite euganea, la pietra dolzha e le pietre tenere di Vicenza. Di questi materiali vengono forniti il nome tradizionale, la distribuzione geografica unitamente alle principali cave attive, la formazione geologica nonché le età della formazione; la composizione mineralogica, l’aspetto macroscopico e la definizione petrografica; ed infine la composizione chimica, la caratteristica fisica e meccanica, la possibile alterazione, la lavorabilità e la principale varietà commerciale. A questi dati vengono aggiunte informazioni riguardo le conoscenze storiche del materiale e il loro utilizzo strutturale decorativo e funzionale.
Nell’ultimo capitolo, invece, Baroni affronta uno studio sulle murature in ciottoli. Non è certo difficile spiegare perché questo libro è particolarmente interessante. L’approfondita ricerca storica e scientifica sui materiali da costruzione del nostro passato che hanno lasciato un contributo indelebile anche nel nostro presente, la rilevante serie di informazioni che, nel caso delle metodologie costruttive ormai così differenti da quelle standardizzate odierne, rischiano di cadere definitivamente nel dimenticatoio, possono trasformare questo libro in una “bibbia” per chi opera nel settore del restauro nella zona veneta. O ancora potrebbe diventare un testo pilota nel caso si volesse tentare la stessa indagine per altre regioni.

E un’altra cosa gioca a favore della simpatia per questo libro, e cioè il fatto che Baroni, Professore del corso di Architettura Tecnica all’istituto di Architettura e Urbanistica dell’Università di Padova (via Marzolo, 9 tel 049/8275478) cita all’inizio del testo tutti gli studenti che hanno eseguito le indagini di base da cui sono stati tratti i vari capitoli: e quando mai si era vista una cosa simile?

INFORMAZIONI BIBLIOGRAFICHE
Titolo      Le pietre nelle architetture minori del Veneto
Autori    Giorgio BARONI, Fabio ZECCHIN
Editore   SG Editoriali
Via Luigi Lagrange, 3 – 35143 Brusegana (PD)
tel. 049620319, 049623564
Pagine    212
Pubbl.    1995

Anna Maria Ferrari

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Una risposta

  1. http://http/ ha detto:

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